Lavoro a domicilio Ravarino
Il lavoro a domicilio si configura da sempre come un settore prettamente femminile.
TESTIMONIANZE
Sono soprattutto le industrie cotoniera, serica e laniera a incrementare il lavoro a domicilio femminile che ha accompagnato l’intera storia del capitalismo industriale come modo di produzione la cui essenziale caratteristica era quella di trasferire all'esterno dell’impresa i rischi connessi alla sua gestione.
In particolare, le donne che vivevano in campagna affiancavano il lavoro fuori casa – della monda del riso, della raccolta della frutta, della lavorazione della canapa e degli altri lavori dell’economia agricola – a quello svolto in casa senza alcuna regolamentazione, per cui costituivano un mondo sommerso, invisibile, clandestino.
Il fascismo considerava questo lavoro adatto alle donne, perché svolto in casa, all’interno della famiglia, a integrazione del guadagno del capofamiglia, senza quindi «sottrarre» posti di lavoro agli uomini e con il vantaggio «morale» di evitare i contatti promiscui. Solo nel 1958 fu approvata la legge di regolamentazione del lavoro a domicilio che obbligava gli imprenditori ad iscriversi presso l’Ufficio provinciale del lavoro e che per la tutela della maternità equiparava le lavoranti a domicilio alle altre lavoratrici.